La scuola FMA della Valle d'Itria al tempo del coronavirus

Scuole FMA

Come in tutte le istitutzioni scolasriche anche presso l'Istituto Maria Ausiliatrice di Martina Franca (TA) dal 5 marzo 2020 sembra che il tempo si sia fermato: aule vuote, corridoi silenziosi, la mattina non c’è la rituale accoglienza, i canti e la preghiera che contraddistinguono l’inizio della nostra giornata scolastica, l’abituale vocío dei nostri bimbi che riecheggia nell’aria.

Sembra un po’ la fiaba della Bella addormentata nel bosco, solo che stavolta non c’è un fuso incantato ma un virus insidioso che ci ha costretto a restare a casa, distanti. Tuttavia la scuola è tutt’altro che dormiente, ha fatto di necessità virtù, ha attinto a tutte le sue risorse rimboccandosi le maniche e le “DAL” ossia le Docenti Amanti del loro Lavoro non si sono arrese, attivando la famigerata DAD, la didattica a distanza, familiarizzando con un ginepraio di piattaforme da far impallidire Dedalo: “Prova Googlesuite”, “No, mi hanno consigliato WeSchool”, “Però anche Skype non è male!”, “Scusate, ma avete visto Zoom?”, “Io proseguirei su Whatsapp”.

Ad ogni modo, niente può fermare le nostre docenti che, grazie alla tecnologia, riescono a rivedere i volti dei loro cari alunni senza nascondere un po’ di commozione e ad insegnare tra un “Ragazzi, mi vedete?” e un “Maestra, non ti sento!” Anche i genitori fanno timidamente capolino dietro gli schermi, danno supporto tecnologico, al di là delle difficoltà c’è entusiasmo per la novità, la maestra entra nelle case degli alunni e viceversa, si cerca di seguire i bambini nei compiti e collaborare inviando foto e video di interrogazioni.

Le attività riprendono, si spiega, si interroga, si fanno i compiti, si corregge. In alcuni momenti si ha la sensazione di stare in classe e per un po’ ci si dimentica del silenzio che pervade le strade. I nostri sguardi attraverso lo schermo parlano, i sorrisi incoraggiano e dicono “Coraggio! Presto finirà” e colmiamo così quella distanza fisica immaginando il giorno in cui potremo tornare a scuola alla cosiddetta normalità, ma più consapevoli di quanto possa essere eccezionale. Allora forza...Andrà tutto bene!!!

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