Il Papa prega per gli insegnanti e gli studenti

Quest'oggi nella Messa a Santa Marta, Papa Francesco prega in modo particolare per il mondo della scuola, pensa alle difficoltà che in questo tempo di pandemia devono affrontare studenti e docenti.

"Preghiamo, oggi, per gli insegnanti che devono lavorare tanto per fare lezioni via internet e altre vie mediatiche e preghiamo anche per gli studenti che devono fare gli esami in un modo nel quale no sono abituati. Acoompagniamoli con la preghiera"

Nell’omelia, il Papa, commentando il Vangelo odierno (Gv 6,1-15) che racconta la moltiplicazione dei pani e dei pesci, invita i pastori a mettere in pratica la pastorale della vicinanza. Può essere anche per noi, impegnati nel mondo della scuola, un invito a continuare ad essere più vicini agli alunni in questo tempo di scuola a distanza.

I docenti devono proporsi come adulti che, di fronte a una sfida imprevista, si preoccupano di dare risposte adeguate, valutano le possibilità, ragionano su limiti e rischi, compiono scelte motivate, magari anche sbagliano ma sanno rimediare agli errori. Forse questa è una di quelle occasioni in cui si mette più  in gioco la competenza-docente:  la reale capacità di intercettare le esigenze degli studenti, la disponibilità a esplorare nuove forme di insegnamento, la saggezza nel riconoscere quelle più pertinenti  e di renderla visibile agli studenti. Forse è il momento non soltanto dei docenti tecnologicamente “cool” ma anche dei veri insegnanti.

Occorre, è vero,  cercare le soluzioni tecniche più valide e applicarle, ma accanto a questa preoccupazione è importante avere anche cura dei ragazzi; forse questo è l’elemento di qualità delle scuole che ora è in gioco. Tradurre il format “a distanza” della didattica in una reale “vicinanza” di attenzione e capacità di discernimento per accompagnare gli studenti in questo incerto tratto di mare che stiamo solcando.

 

 


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