RIPARTIRE CON UN PATTO EDUCATIVO RINNOVATO

Proposte delle Associazioni di Gestori e Genitori di Scuole Paritarie alla Task Force del Ministero Istruzione (Agorà della parità)
Premessa -  L’emergenza del Coronavirus ha colpito le scuole del nostro Paese tra cui le scuole paritarie che più di altre devono la loro sussistenza all’impegno economico delle famiglie e alla dedizione di gestori e docenti. La crisi obbliga i Responsabili di ogni scuola a progettare,

per tempo, una ripresa che tenga conto di fattori che riguardano una molteplicità di piani e di diritti: la sicurezza, la didattica, la convivenza sociale, i bisogni speciali di alunni con disabilità o fragilità (BES-DSA) così come degli alunni eccellenti, il lavoro in team dei docenti, il dialogo con le famiglie, investimenti in strumentazioni e riorganizzazione degli spazi. La scuola, anche in tempo di emergenza dev’essere una SCUOLA VERA e per certi aspetti NUOVA, cioè una scuola che non viene meno alle sue finalità, anzi proprio nello sforzo di far fronte alla crisi contingente, le ricomprende in modo più dinamico e declinate in traguardi innovativi e adeguati alle esigenze di ciascun alunno. A coloro che lavorano nella scuola, è richiesta non solo qualche strategia innovativa, ma principalmente una intelligenza vigile, critica e tempestiva nell’intervenire e nel monitorare una realtà in movimento che pur preoccupandoci insieme ci provoca. Rispondiamo alla sfida del Coronavirus con la stesura di questo Documento che contiene una lettura della situazione e delle proposte frutto di lavoro e di accordi delle Associazione AGeSC, CDO Opere Educative, CIOFS scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM e Fondazione Gesuiti Educazione

8. UN PATTO EDUCATIVO RINNOVATO
Non era mai capitato di cogliere, trasversalmente, dal bambino della scuola dell’Infanzia all’adolescente della scuola secondaria di II grado il desiderio di tornare presto a scuola. Ciò che manca alla scuola, in questo tempo di crisi, è il valore aggiunto della comunità fatta di relazioni, di regole, di condivisioni, di successi e di sconfitte, il confronto con il compagno e con l’insegnante. Non va dunque persa di vista la relazione educativa, che deve conservare la sua natura di vicinanza per garantire forme nuove di fiducia e di accompagnamento.
È fondamentale promuovere e favorire la creatività pedagogica anche con scelte innovative da condividere attraverso il confronto e la raccolta di esperienze significative da parte di tutte le componenti della Comunità Educante. In particolare, va rimesso a fuoco il rapporto tra autonomia e responsabilità. Solo da questa connessione il patto educativo assume serietà e concretezza. In fondo, ciò che gli alunni vogliono percepire è proprio una alleanza tra famiglia e scuola nel rispetto dei ruoli e delle competenze. La NUOVA SCUOLA di settembre può suggerire parole e gesti nuovi per dire che si RIPARTE migliori di prima, tutti, grandi e piccoli. Il percorso che offriremo ai bambini e agli adolescenti sarà educativo e non innanzitutto terapeutico, anche se siamo consapevoli che non mancheranno, nei nostri alunni, i traumi e le sofferenze che dovranno essere accompagnati. Ma la scuola, rimanendo se stessa, può aiutare a ritrovare fiducia e serenità favorendo “un patto educativo rinnovato”, in cui si ritrovino la scuola, la famiglia, gli enti locali, la parrocchia, le associazioni che svolgono sostegno educativo extrascolastico nel territorio, specie in zone a rischio, dove la collaborazione di tutta la comunità risulta determinante. Si auspica per questo un intervento educativo diffuso di rinascita, centrato sull’educazione.

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