Didattica a distanza: un progetto di prassi di riferimento

Uni (Ente italiano di normazione) e Fidae (Federazione italiana di attività educative) hanno pubblicato la Prassi di riferimento Uni/PdR 89 che fornisce le linee guida per il sistema di gestione della didattica a distanza e mista nelle scuole di ogni ordine e grado, sia gestite da enti pubblici che da enti privati.

Un documento che, realizzato con il contributo di Accredia, non vuole far fronte solo all’emergenza sanitaria in corso, ma intende soprattutto gettare le basi per un modello di riferimento per lo sviluppo di metodologie didattiche innovative e basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Il tutto nel rispetto delle indicazioni ministeriali.
La prassi – che fornisce un modello di riferimento importante rispetto al piano della didattica digitale richiesto dal Miur nel Piano Scuola 2020/2021 – è strutturata secondo due livelli: il primo contiene i requisiti generali per l’organizzazione della scuola rispetto allo sviluppo della didattica digitale; il secondo è composto, invece, da ben 21 appendici integrative della parte generale (“dalla A alla Z”) che rappresentano la parte più ricca del documento, giacché contengono linee guida, modelli e buone pratiche a cui tutte le scuole, dall’infanzia fino ai licei, potranno attingere per costruire la propria offerta formativa per il prossimo anno scolastico.
La Uni/PdR 89 è applicabile anche ai centri di formazione professionale e si potrà applicare in tutto il mondo, giacché i contributi contenuti sono compatibili con qualsiasi legislazione. In Albania, ad esempio, oltre 60 scuole si sono già attivate per inserire questa nuova prassi nei programmi del prossimo anno scolastico, in collaborazione con il locale ministero dell’Educazione. “Dopo l’emergenza, mettiamo le basi per un sistema univoco e per dei criteri operativi standard per tutti gli istituti di ogni ordine e grado”, osserva la presidente Fidae Virginia Kaladich. Per Piero Torretta, presidente Uni è importante arrivare a “un’armonizzazione degli standard di fornitura del servizio”.

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