A SCUOLA COME A CASA, A CASA COME A SCUOLA

La didattica a distanza della Scuola Secondaria di Primo Grado “Maria Ausiliatrice” di S. Donato Milanese.
Si è da poco concluso l’anno scolastico probabilmente più stra-ordinario della storia tra DAD, PIA, PAI e via dicendo…una serie di nuove sigle, un po’ improbabili, con le quali tutti noi docenti abbiamo dovuto confrontarci in questi ultimi mesi. Nessuno, infatti, si aspettava di dover trasformare il proprio tavolo da cucina in una cattedra 2.0, esattamente come nessuno era nell’ottica di dover incentivare in modo così repentino le proprie competenze digitali per entrare nelle case degli studenti.

La nostra scuola, da sempre attenta a non scindere mai la didattica dall’educazione, ha sicuramente saputo rispondere a questa nuova “chiamata” con fervente prontezza, riorganizzandosi in tutta velocità e aggiustando il tiro, di settimana in settimana, per migliorare la propria offerta formativa. D’altronde, quasi con previdente lungimiranza, il nostro PTOF triennale era in gran parte già focalizzato sul potenziamento della media education.
Inizialmente, nell’illusione di una pausa di pochi giorni, ci siamo messi in moto inviando semplicemente ai nostri alunni compiti ed esercizi da eseguire in completa autonomia, ma dopo poco, acquisendo una consapevolezza più nitida della situazione contemporanea, abbiamo prontamente cambiato programma, strutturando un orario ridotto ma fisso, che avrebbe garantito ai ragazzi un planning settimanale più razionale.
Ciascuno di noi ha tenuto conferenze in diretta, ma al contempo ha proposto video o audio lezioni, caricato materiali ad hoc, preparato test di varie tipologie, pianificato interrogazioni o progetti interdisciplinari che, al di là delle conoscenze, potessero stimolare riflessioni profonde e sviluppare nuove competenze.
L’alto livello didattico per noi è stata una prerogativa imprescindibile, così come il costante lavoro d’equipe disciplinare e il confronto in collegi docenti settimanali, in cui valutare il nostro operato o definire ulteriori strategie in linea con le direttive ministeriali.
Non è stato facile, certo, ma un po’ più facile rispetto a ciò che può essere accaduto in altre scuole credo proprio di sì. Il segreto? Una coesione eccezionale tra i colleghi e i coordinatori, che hanno saputo lavorare fianco a fianco, supportandosi e condividendo le tappe di questo cammino a tratti tortuoso, ma a tratti così entusiasmante proprio perché nuovo e innovativo.
Accanto alla didattica, si diceva, un focus particolare è stato dato all’educazione. Come scuola salesiana, i principi del sistema preventivo di don Bosco sono risultati ancora una volta talmente attuali ed efficaci da poter essere messi in pratica anche a distanza. Siamo partiti dalla Buonanotte: un momento giornaliero atteso da tutti gli studenti, ma anche dalle famiglie e dai docenti simultaneamente collegati in piattaforma. Quindici minuti, a partire dalle 21:00, per proporre una riflessione, condividere una lettura o presentare un lavoro particolarmente significativo. Ha cominciato il preside, ma in calendario si sono aggiunti in poco tempo alunni, suore, docenti, persino genitori. La Buonanotte ha consolidato quel senso familiare di comunità che caratterizza la nostra scuola e che fa sentire parte di un “abbraccio superiore”.
Ma, oltre a questo appuntamento quotidiano, tante sono state le iniziative proposte in streaming live a tutti i nostri followers, costantemente collegati ai nostri canali social (Instagram e Facebook) e al nostro blog (www.ragazzinforma.com), aggiornati quotidianamente e seguitissimi.
Siamo partiti dall’incontro con l’ex magistrato Gherardo Colombo, già in programma nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, che ha coinvolto gli alunni in una profonda riflessione sul senso della libertà e sul concetto di regola. Abbiamo proseguito con l’originale testimonianza di Lorella Carimali, poliedrica docente di matematica autrice del volume Rizzoli “La Radice Quadrata della Vita”. Ma tanti sono stati anche gli appuntamenti di condivisione della comunità educante: la Via Crucis, la Processione di Maria Ausiliatrice, la Festa del Grazie, la Novena a Maria Ausiliatrice e il Trofeo Main Genitori/Figli.
Una squadra affiatata di tecnici e docenti ha dato vita a queste dirette, affiancando trasmissioni live a contributi premontati e coinvolgendo tutte le famiglie in attività, giochi, momenti riflessivi da filmare, inviare e condividere sulle piattaforme social.
Si è creata così una rete virtuosa di scambio che, pur nella lontananza, ci ha fatto sentire connessi e vicini. Abbiamo avuto la possibilità di mostrare agli studenti l’“altra faccia della rete”, che può funzionare anche come serbatoio di contenuti intelligenti e “nutrienti”, per la mente e per il cuore. È stato così, in particolare, per la Novena. In nove dirette, infatti, il personale dell’Istituto, a turno, è stato chiamato in modo volontario ad esprimere una dimensione, quella spirituale, che spesso si fatica ad esternare, raccontando le motivazioni profonde della propria devozione a Maria Ausiliatrice.
Anche le discipline più creative si sono mosse nella direzione di un maggior coinvolgimento attivo.
Il professore di musica, ad esempio, ha creato un coro virtuale costituito dagli alunni di tre classi, che anche a distanza ha intonato lo struggente canto abruzzese “Mare Nostre”, poi montato in sincronia, e ha riproposto il medesimo esperimento anche ai docenti, che sulle note di “Che Sia Benedetta” di Fiorella Mannoia hanno salutato tutti gli studenti l’ultimo giorno di scuola ricordando che, a prescindere da tutto, “la vita è perfetta”.
In ambito artistico, invece, è stato indetto dal professore di arte un concorso creativo intitolato “There Is Always Hope”, aperto a tutti gli ordini di scuola, dall’Infanzia alla Secondaria di Primo Grado, e anche ai genitori, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di speranza attraverso il canale espressivo artistico. Gli elaborati raccolti sono stati poi esposti in una mostra virtuale ancora visitabile online grazie al simulatore di una vera galleria museale.
Parallelamente la brillante redazione del mensile della scuola, RAGAZZinFORMA, ha continuato la propria attività giornalistica. Durante il lockdown sono stati pubblicati ben tre numeri speciali, in cui i redattori hanno approfondito la situazione attuale con inchieste, reportage e interviste esclusive. È stata degli ultimi giorni di scuola, inoltre, la notizia della vittoria del Concorso Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti “Il Giornale e i Giornalismi nelle scuole” come miglior testata scolastica italiana. Un riconoscimento importante per un lavoro di educazione all’informazione che, dietro alle quinte, è sempre stato serio, puntuale ed appassionato.
Anche il “Muretto dei Giusti” all’ingresso della scuola si sta per arricchire: quest’anno, a comparire sulle piastrelle realizzate dai ragazzi per ricordare alcuni “grandi” che hanno lottato per rendere il mondo più giusto, ci saranno i medici, il personale sanitario e i volontari che, in questi mesi, hanno rischiato la propria vita per la salute degli altri.
Ora si lavora per pianificare l’anno scolastico 2020-2021: una nuova sfida ci attende. Nella consapevolezza che, come diceva Don Bosco, “l’educazione è cosa del cuore”, siamo pronti a ripartire, forti di questa nuova esperienza.
“Abbiamo costruito tutti insieme qualcosa di grande!” – ha affermato il preside Alberto Repetto nell’ultima Buonanotte dell’8 giugno. Stando ai risultati, c’è davvero da crederci.

di Paolo Gennari


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