Comunicati Stampa

SCUOLA SECONDARIA - RIFORMA DELL’ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO – APPREZZABILE IMPIANTO RIFORMA A REGIME MA ANCORA UNA VOLTA LA SCUOLA PARITARIA SEMBRA NON ESISTERE

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative - FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, a seguito dell’addendum al decreto Pnrr 2, relativo alla riforma dell’abilitazione all’insegnamento e licenziato ieri dal Governo, pur esprimendo apprezzamento per l’impianto complessivo della riforma dell’abilitazione che introduce una netta separazione fra abilitazione ed reclutamento nella scuola statale devono, con rammarico, rilevare che, ancora una volta, il Governo sembra dimenticare che sono circa 200.000 gli studenti che frequentano scuole paritarie secondarie di I e II grado, che le stesse fanno parte del sistema nazionale di istruzione e che vi lavorano circa 15.000 docenti che attendono, da troppi anni, un percorso abilitante.
Nel merito si evidenziano le seguenti problematiche che meritano di attenzione nella stesura del testo definitivo:
• il fabbisogno di soggetti abilitati nei percorsi infra-universitari deve, quanto meno, tenere presente anche il fabbisogno delle scuole paritarie e non solo delle scuole statali. Non si comprende, però, la ragione di fissare un tetto per quanti vorranno ottenere l’abilitazione quando lo stesso decreto esplicitamente afferma che “il conseguimento dell'abilitazione non costituisce titolo di idoneità né dà alcun diritto relativamente al reclutamento in ruolo al di fuori delle procedure concorsuali”;
• il decreto fissa una fase transitoria fino al 31/12/2024 che prevede l’ottenimento dell’abilitazione, solo per i docenti che partecipano al concorso per il ruolo nello Stato, tramite l’acquisizione di crediti formativi. Un’ipotesi analoga deve essere prevista anche per quanti lavorano da anni nella scuola paritaria, al fine del conseguimento di un titolo abilitante e la conseguente possibilità di stabilizzazione.
In relazione al secondo punto le Associazioni rammentano che i 15.000 “precari” della scuola paritaria sono stati impossibilitati per anni a conseguire un titolo abilitante, se non partecipando, nell’ultimo anno, ai concorsi per il reclutamento nella scuola statale. È infatti rimasta incompiuta la procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento bandita con Decreto Dipartimentale n. 497 /2020. Durante la fase di conversione del Decreto Sostegni bis era emersa la data del 15 dicembre 2021 come termine ultimo per avviare la prova selettiva, ma tale data non è confluita nella stesura finale del DL 73/2021 e ancora oggi resta nel limbo. Perché?
È un dovere morale mantenere un impegno con tantissimi docenti che hanno presentato domanda entro il 15 luglio 2020, pagato il contributo di diritto di segreteria e ancora oggi, a distanza di due anni, sono in attesa!
Le Associazioni firmatarie chiedono pertanto con forza:
- ai parlamentari di tutte le forza politiche che in fase di conversione del decreto tengano conto delle esigenze della scuola paritaria a partire dai due punti suddetti;
- al Ministero dell’Istruzione che entro l’estate dia seguito anche al concorso straordinario abilitante di cui Decreto Dipartimentale 497/2020. Questo percorso interessa particolarmente i docenti che hanno insegnato negli ultimi anni nelle scuole paritarie proprio perché permette la sola acquisizione della abilitazione all’insegnamento.

È ora di cambiare rotta! Il Ministero dell’Istruzione e insieme la politica prendano atto di queste gravi mancanze.

22 aprile 2022

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale
CNOS Scuola, Stefano Mascazzini, Presidente nazionale
CIOFS scuola, Marilisa Miotti - Presidente nazionale
FAES, Giovanni Sanfilippo - Delegato nazionale per le Relazioni
Cdo Opere Educative - FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale
FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale
FISM, Giampiero Redaelli, Presidente nazionale
Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, Vitangelo Denora - Delegato

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UN ASCOLTO IN MOVIMENTO - Convegno Annuale CIOFS Scuola

In un tempo ferito e incerto, solcato da promesse e disdette le Scuole Salesiane delle Figlie di Maria Ausiliatrice continuano a scommettere sulla formazione dei loro docenti tenendo insieme tradizione e innovazione. In questo contesto si svolgerà il Convegno nazionale 2022 nei giorni 25 e 26 marzo che ha come tema:
“UN ASCOLTO IN MOVIMENTO: DALL’ESTERIORITÀ ALL’INTERIORITÀ, DALL’IO AL NOI”.
Il titolo è, in parte, dettato dal fatto che sarà presentata, nella giornata del 25 marzo, la pubblicazione edita da Franco Angeli dal titolo “In ascolto della bellezza” che raccoglie articoli di 19 autori, esperienze vive di docenti, di esperti che lavorano in ambito universitario, pastorale con apporti filosofici, letterari, teologici e che ruotano attorno ad una prospettiva:
ridare alla scuola la dignità di essere il luogo in cui ci si interroga sulla possibilità di aprirci a Dio attraverso le discipline, porci domande di senso, ricercare risposte attraverso il coinvolgimento di tutto il nostro essere.
I contenuti offerti nelle due giornate del 25 e del 26 marzo presentano una proposta educativo-didattica impegnativa che richiede passione, riflessività, pazienza, coinvolgimento di tutta la persona sia dell’educatore che dell’alunno. Don Bosco lo sapeva bene e conosceva altrettanto bene la forza dell’immaginazione e la necessità di un coinvolgimento integrale degli educatori nel processo educativo, che porta “a stupire la mente, aprire i sensi, incantare l’esistenza e rallegrare il cuore” (don Rossano Sala).
Il Convegno ha quindi la finalità di leggere le linee pedagogiche salesiane sia attraverso la valorizzazione della bellezza in cui ci muoviamo e siamo, sia quella di sviluppare l’idea che la forza dell’innovazione scaturisce dall’ascolto della realtà, dello Spirito che suscita apertura al sociale e porta alla costruzione dell’uomo in un movimento che è sempre duplice, attivo e passivo, dall’interno all’esterno, dall’io al noi.

 

AGORA’ DELLA PARITA’: COMUNICATO STAMPA SULLA LEGGE DI BILANCIO

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE,

DECRETO BOLLETTE, AGORÀ DELLA PARITÀ - RISCHIO PER LE FAMIGLIE SCUOLE PARITARIE

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo Opere Educative - FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità,

Nuove alleanze educative per l'infanzia e l'adolescenza in Calabria

il 21 luglio presso la “Cittadella” della Regione Calabria si è tenuto l’incontro tra i rappresentanti dei servizi educativi e di istruzione (Fism – Fidae - CIOFS Scuola Meridionale - Sud Infanzia in Rete – Comitato Calabria Servizi Educativi 0-6 - Gruppo nidi infanzia - Calabria infanzia in Rete 0-10 - Confcooperative Calabria -Fenimprese Uni nidi), l’assessore al Welfare Gianluca Gallo e la dirigente dott.ssa Cristiano per analizzare le diverse problematiche che il settore sta vivendo e individuare le proposte che il gruppo di lavoro intende portare avanti in una visione futura, di maggiore collaborazione e coprogettazione con i 32 Ambiti Territoriali della Calabria.
In particolare, sono emerse alcune difficoltà degli Ambiti Territoriali nella capacità di spesa delle risorse assegnate del fondo di azione pluriennale di educazione e istruzione per i bambini da zero a sei anni relativamente alle annualità 2018 e 2020.
E’ emersa la necessità di coinvolgere l’ANCI nel percorso di programmazione delle risorse e di un necessario incremento di personale competente nelle sedi specifiche anche per attrezzarsi per le importanti risorse previste per la Calabria dal PNRR.
Il gruppo di rappresentanti del privato sociale ha predisposto e consegnato all’Assessore Gallo un documento che descrive lo stato dell’attuale situazione dei servizi educativi e di istruzione calabresi evidenziando in particolare come la frequenza dei bambini ai servizi per la fascia 0-3, tra servizi pubblici e privati, assicura che solo 11 bambini su 100 usufruiscono di un servizio per la prima infanzia (ben sotto quindi la soglia minima del 33% stabilita dalla EU) e solo il 25 % dei Comuni garantisce la presenza di servizi.
Nel corso dell’incontro il gruppo ha presentato proposte fattive in una visione di “co-costruzione e co-progettazione” e di sviluppo del nuovo sistema integrato 0-6, manifestando la propria disponibilità ad un’attività di affiancamento agli uffici di piano degli Ambiti territoriali per il pieno utilizzo di tutte le risorse finanziarie disponibili e per evitare che molti Comuni non utilizzino tempestivamente i fondi messi a disposizione dal PNRR.
La Regione si è resa disponibile a programmare un incontro online, in presenza dei rappresentanti degli Ambiti, dell’ANCI e dei rappresentanti dei servizi per verificare le attività amministrative sin qui espletate dagli Ambiti e per procedere, laddove necessario, a supportare gli uffici che non hanno ancora approvato la programmazione né tantomeno pubblicato i bandi rivolti alle famiglie e ai gestori dei servizi.
La Regione ha, infine, comunicato che grazie ad interventi di Capacity Building presto gli Ambiti saranno supportati da nuove figure professionali proprio per garantire maggiore apporto alle attività da svolgere.
L’Assessore si è impegnato, nei prossimi giorni, ad approvare in Giunta Regionale il cofinanziamento a valere sulle risorse del fondo di azione pluriennale, per l’annualità 2019, ed inviare agli Ambiti la quota residua del cofinanziamento per l’annualità 2020.
Nel prossimo futuro, l’ulteriore impegno sarà quello di implementare le risorse con l’utilizzo dei Fondi strutturali per le politiche di coesione 2021-2027, in una logica aggiuntiva e integrativa rispetto alle risorse ordinarie, per contribuire al finanziamento del Sistema integrato 0-6 e per azzerare il divario tra l’attuale copertura dei nidi a finanziamento pubblico e l’obiettivo del 33%.
La crescita, lo sviluppo sociale ed economico che conseguirebbe dall’incremento e dal miglioramento di questo settore è oramai un tema nazionale ed europeo che la Calabria non può più trascurare.

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