È sotto gli occhi di tutti la crisi che avvolge ogni ambito di vita che rischia di trascinarci in una visione pessimista. Ora, come sottolinea il filosofo Roberto Mancini , si tratta di formare una «coscienza interculturale capace di riuscire a vedere le differenze positive di cui l’umanità è costituita e sa collocarle in una prospettiva di unità della famiglia umana». Purtroppo il sistema sociale sia ancora radicato in una politica improntata sulla potenza, sul predominio, su un’economia globalizzata e come poco sia strutturata attorno ad una logica democratica e comunitaria. Urge allora l’impostazione di una scuola
È un tempo surreale, incredibile, angosciante. Qui, dalla comunità del CIOFS, da San Saba, con il pensiero, con il lavoro, con la preghiera ci sentiamo continuamente proiettate in tutta l’Italia: collegamenti on line con il Consiglio FIDAE; confronti con il Ciofs scuola, collegamento per la segreteria nazionale MGS; lavori per i progetti del Servizio Civile; assemblea con 60 persone videocollegate per il CIOFS-FP; Giunta PGS; Direttivi on line delle varie Associazioni… e poi lo smart working, le mail… La casa è vuota, il silenzio fa rumore, anche dalla strada arriva solamente il suono delle sirene e, per fortuna, delle campane.